CORTOCIRCUITO ENERGETICO e Rivoluzione Digitale. Il sonno mortale dell'Europa/ENERGY SHORT CIRCUIT and Digital Revolution: Europe's Mortal Sleep/aCORTOCIRCUITO ENERGÉTICO y Revolución Digital. El sueño mortal de Europa ITA ES ENG

CORTOCIRCUITO ENERGETICO e Rivoluzione Digitale. Il sonno mortale dell'Europa

2 gennaio 2025

Di Paolo Falconio 

Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI)  

Secondo British Petroleum il picco dei consumi petroliferi che gli analisti avevano previsto nel 2024 non si è verificato e la domanda internazionale di greggio continuerà ad aumentare. La domanda cinese che si va esaurendo verrà sostituita dalla domanda dell'India che oltre al proprio fabbisogno, raffina ed esporta prodotti finiti. Parimenti aumenterà la richiesta di Gas in virtù della rivoluzione digitale.

Per capire cosa sia il cortocircuito energetico abbiamo bisogno di fare alcune premesse. Tra il 2010 e il 2015 l'America decide di utilizzare una tecnica invasiva estrattiva che era nota sin dagli anni 70 e che si chiama fratturazione idraulica. Lasciando perdere l'impatto ambientale devastante , l'utilizzo di questa tecnica ha consentito agli Stati Uniti di divenire autosufficienti dal punto di vista energetico avendo permesso loro di aumentare significativamente la produzione di greggio e gas liquido tanto da poterne esportare una quota. Non è un caso che da quel momento gli Stati Uniti mutino il loro atteggiamento verso il Medio Oriente dal quale importavano il 25% del loro fabbisogno petrolifero. In ogni caso a parte i prezzi notevolmente superiori, il problema è che nell' arco di due anni (gli analisti del più importante sito al mondo americano del settore OIL PRICE dicono il 2025, ma raddoppiamo le ipotesi di stima )gli USA raggiungeranno il picco estrattivo. Questo dato va letto con la vita dei pozzi ottenuti con tale tecnica. Mentre un pozzo tradizionale ha una vita media di 24 anni, i pozzi ottenuti con la frammentazione durano massimo 4 anni. Questo vuol dire che massimo in 48 mesi da dopo il picco la quota prodotta di gas decrescerà nel tempo molto velocemente. Infatti un pozzo ottenuto con la frammentazione viene sfruttato dal 50% all' 85% nei primi 2 anni. Un pozzo tradizionale ha un ritmo di esaurimento intorno al 5% l' anno. La domanda è quale sarà la quota destinata all' esportazione visto che l' Europa si affida per il 50% al GNL americano? La domanda diventa drammatica se sì pensa che la rivoluzione digitale e l'avvento dell'AI può essere sostenuta solo dal Gas(non dalle rinnovabili)e l'esigenza di energia raddoppia ogni 100 giorni. Ogni volta che ponete un quesito all'AI questa consuma dalle 15 alle venti volte l'energia di un quesito posto a Google. Questo fabbisogno aumenterà esponenzialmente e ridurrà ulteriormente la quota disponibile all' esportazione dato che la componente macchina che supporta l'AI è negli USA(e in Cina che però si rifornisce dai Russi) e non solo). La transizione digitale è fortemente energivora tanto che sulla base degli ultimi dati per alcuni analisti l' impatto è tale da determinare il fallimento della transizione energetica (come di fatto è già avvenuto, almeno in parte). L' esigenza di energia del settore sarà soddisfatta in minima parte dalla energia atomica e in massima parte dal gas naturale

Questo dato è allarmante al punto che o troviamo sentieri alternativi credibili anche relativamente ai costi o dovremo ribussare alla porta russa. Nè si può pensare realmente di continuare a comprare il gas e petrolio russo a mezzo di terzi a prezzi insostenibili per la competitività del sistema industriale. A tal proposito la Russia attraverso terzi è tornata ad essere il primo importatore d'Europa. Vorrei sottolineare che l'approvvigionamento energetico non si può affrontare il giorno prima ,ma va pianificato anni prima. Ultimo dato, questo inverno in Europa che è stato un po' più freddo dei due precedenti ha già bruciato oltre il 20% del gas stoccato e non è finito. Come Italia poi, nucleare a parte dove siamo fermi, ma in generale come Europa potremmo trovarci a breve con una quota importante di gas che non sapremmo come sostituire. Quando si parla di energia non si può stare con la lavagnetta dei buoni e dei cattivi in mano, il prezzo è un freddo sonno mortale

---------------------------------

ENERGY SHORT CIRCUIT and Digital Revolution: Europe's Mortal Sleep


January 2, 2025  

By Paolo Falconio  

Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI)  


According to British Petroleum, the peak in oil consumption predicted by analysts for 2024 did not materialize, and global demand for crude oil will continue to rise. The waning Chinese demand will be replaced by India's demand, which, beyond its own needs, refines and exports finished products. Similarly, gas demand will also increase due to the digital revolution.  


To understand what an energy short circuit is, we need to make some preliminary observations. Between 2010 and 2015, the United States decided to use an invasive extraction technique that had been known since the 1970s, called hydraulic fracturing. Regardless of its devastating environmental impact, the use of this technique allowed the U.S. to become energy self-sufficient by significantly increasing crude oil and liquid gas production to the point of exporting a share. It is no coincidence that from that moment, the U.S. changed its stance towards the Middle East, from which it had been importing 25% of its oil needs. However, aside from considerably higher prices, the problem is that within two years (analysts from the world's most prominent oil sector website, OIL PRICE, predict 2025, but let's double the estimate), the U.S. will reach its extraction peak. This figure should be interpreted in light of the lifespan of wells obtained through this technique. While a traditional well has an average lifespan of 24 years, those obtained through fragmentation last a maximum of four years. This means that within 48 months after reaching the peak, gas production will decline rapidly. In fact, a fragmented well is exploited at 50% to 85% within the first two years, whereas a traditional well has a depletion rate of around 5% per year. The question is, how much of the U.S. gas will be available for export, given that Europe relies on American LNG for 50% of its supply?  


This concern becomes dramatic considering that the digital revolution and the rise of AI can only be sustained by gas (not renewables), and energy demand doubles every 100 days. Every time you ask AI a question, it consumes 15 to 20 times more energy than a Google query. This energy demand will grow exponentially, further reducing the share available for export since the hardware supporting AI is primarily based in the U.S. (and in China, which sources from Russia). The digital transition is highly energy-intensive, and according to some analysts, its impact is so significant that it threatens the success of the energy transition (which has already partly failed). The sector’s energy needs will be met minimally by nuclear power and predominantly by natural gas.  


This situation is alarming to the point that either we find credible alternative paths—cost-effective ones—or we may have to knock on Russia's door again. It is unrealistic to continue buying Russian gas and oil through intermediaries at unsustainable prices for industrial competitiveness. Notably, Russia, via third parties, has once again become Europe's leading supplier. It is important to highlight that energy procurement cannot be addressed at the last moment; it must be planned years in advance.  


Lastly, this winter in Europe, which has been colder than the previous two, has already consumed over 20% of stored gas—and winter is not yet over. As for Italy, apart from the stalled nuclear sector, Europe as a whole may soon face a significant gas shortage with no viable replacement. When discussing energy, one cannot simply classify suppliers as "good" or "bad"; the price of miscalculation is a cold, mortal sleep.

--------------------

CORTOCIRCUITO ENERGÉTICO y Revolución Digital. El sueño mortal de Europa

2 de enero de 2025

Paolo Falconio

Miembro del Consejo Rector de Honor y profesor en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI)  


Según British Petroleum, el pico de consumo de petróleo que los analistas habían previsto para 2024 no se ha producido, y la demanda internacional de crudo seguirá aumentando. La demanda china, que se está agotando, será reemplazada por la demanda de la India, que además de satisfacer sus propias necesidades, refina y exporta productos terminados. Del mismo modo, aumentará la demanda de gas debido a la revolución digital.


Para entender qué es el cortocircuito energético, debemos hacer algunas aclaraciones. Entre 2010 y 2015, EE.UU. decidió utilizar una técnica extractiva invasiva que ya se conocía desde los años 70: la fracturación hidráulica. Dejando de lado su devastador impacto ambiental, el uso de esta técnica permitió a Estados Unidos alcanzar la autosuficiencia energética al incrementar significativamente su producción de crudo y gas licuado, hasta el punto de poder exportar una parte. No es casualidad que, desde ese momento, EE.UU. haya cambiado su actitud hacia Medio Oriente, de donde importaba el 25% de su petróleo de los precios notablemente más altos, el problema es que, en el plazo de dos años (los analistas del sitio estadounidense *OIL PRICE*, el más importante del sector, estiman 2025, aunque podríamos duplicar la previsión), EE.UU. alcanzará el pico extractivo. 


Este dato debe interpretarse considerando la vida útil de los pozos obtenidos con esta técnica. Mientras que un pozo tradicional tiene una vida media de 24 años, los pozos obtenidos por fracturación duran un máximo de 4 años. Esto significa que, como máximo, 48 meses después del pico, la producción de gas disminuirá rápidamente. De hecho, un pozo obtenido por fracturación se explota entre el 50% y el 85% en los primeros 2 años. Un pozo tradicional tiene una tasa de agotamiento del 5% anual. La pregunta es: ¿cuál será la cuota destinada a la exportación, dado que Europa depende en un 50% del GNL estadounidense?  


La cuestión se vuelve crítica si pensamos que la revolución digital y la llegada de la IA solo pueden sostenerse con gas (no con energías renovables) y que la demanda de energía se duplica cada 100 días. Cada vez que se le plantea una consulta a la IA, esta consume entre 15 y 20 veces más energía que una consulta en Google. Esta necesidad aumentará exponencialmente y reducirá aún más la cuota disponible para la exportación, dado que la infraestructura de IA se encuentra en EE.UU. (y en China, que se abastece de Rusia).  


La transición digital consume enormes cantidades de energía, hasta el punto de que, según algunos analistas, su impacto es suficiente para provocar el fracaso de la transición energética (como, de hecho, ya ha ocurrido parcialmente). La demanda de energía de este sector será cubierta en mínima parte por energía nuclear y en su mayoría por gas natural.


Este dato es preocupante hasta el punto de que, si no encontramos caminos alternativos viables y económicamente sostenibles, tendremos que volver a llamar a la puerta de Rusia. No se puede seguir comprando gas y petróleo ruso a través de terceros a precios insostenibles para la competitividad industrial. De hecho, Rusia ha vuelto a ser el principal proveedor de Europa por medio de intermediarios. Es importante destacar que el abastecimiento energético no se puede gestionar de un día para otro, sino que debe planificarse con años de anticipación.


Un último dato: este invierno en Europa, que ha sido más frío que los dos anteriores, ya ha consumido más del 20% del gas almacenado, y todavía no ha terminado. En Italia, el sector nuclear sigue estancado, y en Europa podríamos encontrarnos pronto con una gran cantidad de gas que no sabremos cómo reemplazar. Cuando se trata de energía, no podemos simplificar la cuestión con una lista de buenos y malos; el precio de una mala gestión es un frío sueño mortal.  

Commenti

Post popolari in questo blog

LAS AMENAZAS A EE.UU. Y EL VERDADERO DEMIURGO DEL CAMBIO / THE THREATS TO THE USA AND THE TRUE DEMIURGE /LE MINACCE AGLI USA E IL VERO DEMIURGO DEL CAMBIAMENTO ES/ENG/ITA

LA NUOVA GERMANIA / LA NUEVA ALEMANIA / THE NEW GERMANY (ITA/ES/ENG)

USA - Israel: The Dominance of Global Interests/USA - Israele. il predominio degli interessi globali/EE.UU. - Israel: el predominio de los intereses globales ITA ES ENG