Leo XIV and Leo XIII / Leone XIV e Leone XIII / León XIV y León XIII ENG ITA ES

Leone XIV e Leone XIII

Di Paolo Falconio 

Miembro del Consejo Rector de Honor y profesor en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI)  

Su cosa farà e che tipo di Papa sarà Leone XIV, vi lascio alle più svariate pubblicazioni, anche di chi non si è mai letto un Enciclica in vita sua. 

Io posso solo dire che avendo stesso dichiarato di essersi ispirato nella scelta del nome a Leone XIII perché come il predecessore dovette affrontare il trapasso della Rivoluzione Industriale, egli dovrà affrontare la sfida del trapasso della Rivoluzione Tecnologica, forse è utile qualche breve cenno sul primo Papa e umilmente cercare le ulteriori somiglianze con il mondo di oggi

Leone XIII scrive diverse encicliche. La più famosa è la "Rerum Novarum" in cui parla degli eccessi del capitalismo e in cui propone una riformulazione della dottrina sociale della Chiesa nel mondo del lavoro e dell' Impresa (anche finanziaria). Si scagliò contro le eccessive concentrazioni di ricchezza frutto dei nascenti monopoli. Il mondo allora gridò ad un Papa Comunista, salvo che pochi mesi dopo gli Stati Uniti approvarono lo Sherman Act impedendo la formazione dei monopoli perché la formazione dei monopoli non permette lo sviluppo delle attività (perché in re ipsa il monopolio controlla il mercato). Sarebbe bene ricordare altre tre encicliche di Leone IIIX che sono profondamente legate alla Rerum Novarum. La prima è "Eternus Patris" con la quale l' allora pontefice spiegava che per riformulare la dottrina sociale della Chiesa si dovevano tenere fermi i valori non negoziabili, studiare Sant' Agostino e la Logica aristotelica con la quale il Santo proponeva e sosteneva i fondamenti della fede. La seconda è "Immortali Dei" in cui si afferma che e evangelizzazione e dottrina sociale camminano insieme, perché senza evangelizzazione non può esserci diffusione della dottrina sociale della Chiesa. Infine l' ultima "Umanum Genus" contro il crescente relativismo e nichilismo.

Tornando all' odierno Papa, certo il suo non sarà un pontificato specchio del suo ispiratore, ma non c'è bisogno di essere Cattolico per vedere alcune somiglianze. Da una società che vive il trapasso verso la rivoluzione tecnologica, le grandi concentrazioni di ricchezza, i monopoli tecnologici che possono influenzare le nostre vite, i valori non negoziabili - che se da un lato ricordano le parole di JD Vance, dall' altro sono un monito al rispetto della dignità umana, anche degli ultimi -( Sia chiaro la Chiesa non è schiacciata sulle posizioni del governo americano). La patristica e in particolare Sant' Agostino (ricordo che è un agostiniano e un matematico) come pilastro sul quale poggiare la fede e infine il male denunciato anche da Papa Ratzinger del nichilismo e del relativismo del mondo moderno.

Eserciterà il suo pontificato con le sue peculiarità e tratti distintivi, che oggi è impossibile prevedere, ma se dovessi sbilanciarmi direi che la scelta del nome, i simboli mariani nel suo stemma sono elementi rilevanti ai fini della valutazione. anche il concetto di sinodalità sarà diverso da quello di Papa Francesco. I Vescovi dovranno ascoltare i fedeli , il Papa ascolterà i Vescovi, ma alla fine eserciterà il magistero che è quello del Vicario di Cristo. Un magistero incentrato su ciò che davvero l' uomo ha bisogno e non solo sul piano materiale. Non è un caso che già abbia lodato le chiese cattoliche orientali per aver mantenuto i riti antichissimi che mantengono mistero e sacralità. E d'altra parte Leone XIII è anche il Papa del dogma del primato di Pietro. 

Continuerà la penetrazione dell' Asia, la scelta del cardinale Parolin a Segretario di Stato ne è la conferma considerata la fama di Parolin tra i più abili diplomatici in quella parte del Pianeta. Per quanto attiene le americhe Leone XIV le. racchiude entrambe in sè. Anche il clero Africano gioisce perché lo percepisce più vicino alle sue posizioni. 

Un papà che scongiurerà gli scismi , che riporterà il sacro nella percezione dei fedeli che guardano alla Chiesa e così facendo, (non in modo strumentale) , risanerà anche le finanze della Chiesa in sei mesi, perché quegli stessi fedeli torneranno a fare donazioni, perché il ritorno al sacro , al mistero e all' ortodossia del vangelo nel cuore della comunità cattolica, si tradurrà nel preferirla a finanziare ONG di sorta.

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Leo XIV and Leo XIII

By Paolo Falconio 

Miembro del Consejo Rector de Honor y profesor en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI)  

Regarding what Pope Leo XIV will do and what kind of Pope he will be, I leave it to the various publications, including those who have never read an encyclical in their lives.

I can only say that, having himself declared that he was inspired in choosing his name by Leo XIII—just as his predecessor had to face the transition of the Industrial Revolution—he will have to face the challenge of the transition to the Technological Revolution. Perhaps, a brief overview of the first Pope and a humble attempt to find further similarities with today's world would be useful.

Leo XIII wrote several encyclicals. The most famous is *Rerum Novarum*, in which he discusses the excesses of capitalism and proposes a reformulation of the Church’s social doctrine in the world of labor and enterprise (including financial enterprises). He opposed the excessive concentration of wealth resulting from emerging monopolies. At the time, people accused him of being a communist Pope, yet a few months later, the United States passed the Sherman Act, which prevented the formation of monopolies because monopolies inherently control markets and hinder economic development. 

It is also worth recalling three other encyclicals of Leo XIII that are deeply connected to *Rerum Novarum*. The first is *Eternus Patris*, in which the Pope explained that in reformulating the Church’s social doctrine, non-negotiable values must remain firm, and one should study St. Augustine and Aristotelian logic, through which the saint upheld the foundations of faith. The second is *Immortali Dei*, which asserts that evangelization and social doctrine must go hand in hand, because without evangelization, the dissemination of the Church’s social doctrine cannot occur. Lastly, *Humanum Genus* was written against growing relativism and nihilism.

Returning to the current Pope, his pontificate will not be a mirror image of his inspirer’s, but one does not need to be Catholic to see certain similarities. Society today is undergoing a transition toward the technological revolution, characterized by large concentrations of wealth and technological monopolies that can influence our lives. The idea of non-negotiable values—while reminiscent J.D. Vance—also serves as a warning to respect human dignity, including that of the marginalized(Let it be clear, the Church is not aligned with the positions of the American government). Patristics, particularly St. Augustine (given that the Pope is an Augustinian and a mathematician), could serve as a pillar upon which faith is grounded. Lastly, the evil of nihilism and relativism denounced by Pope Benedict XVI remains a modern concern.

Leo XIV will carry out his pontificate with his own unique features and distinctive traits, which are impossible to predict today. However, if I were to speculate, I would say that his choice of name and the Marian symbols in his coat of arms are significant elements for evaluation. Even the concept of synodality will be different from that of Pope Francis: bishops must listen to the faithful, the Pope will listen to the bishops, but ultimately, he will exercise the Magisterium—the teaching authority as the Vicar of Christ. His Magisterium will be centered on what humanity truly needs, beyond the material realm. It is no coincidence that he has already praised Eastern Catholic Churches for preserving ancient rites that maintain mystery and sacredness. Furthermore, Leo XIII was also the Pope who reinforced the doctrine of Peter’s primacy.

Leo XIV will continue the Church’s expansion into Asia; the appointment of Cardinal Parolin as Secretary of State confirms this, considering Parolin’s reputation as one of the most skilled diplomats in that region. Regarding the Americas, Leo XIV encompasses both North and South America within himself. African clergy also rejoice, perceiving him as more aligned with their positions.

A Pope who will prevent schisms, restore a sense of the sacred among the faithful who look to the Church, and—through this process (not instrumentally)—even restore the Church’s finances within six months. The same faithful will resume donations because the return to the sacred, to the Gospel, at the heart of the Catholic community, will translate into a preference for supporting the Church over funding various NGOs.

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León XIV y León XIII 

Por Paolo Falconio 

Miembro del Consejo Rector de Honor y profesor en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI)  

Sobre lo que hará y qué tipo de Papa será León XIV, los dejo con las más variadas publicaciones, incluso de aquellos que nunca han leído una encíclica en su vida.  

Solo puedo decir que, habiendo declarado él mismo que se inspiró en la elección del nombre por León XIII, ya que su predecesor tuvo que enfrentar la transición de la Revolución Industrial, él deberá afrontar el desafío de la transición de la Revolución Tecnológica. Quizás sea útil hacer una breve referencia al primer Papa y humildemente buscar más similitudes con el mundo de hoy.  

León XIII escribió varias encíclicas. La más famosa es la *Rerum Novarum*, en la que habla de los excesos del capitalismo y propone una reformulación de la doctrina social de la Iglesia en el mundo laboral y empresarial (incluso financiero). Se opuso a la excesiva concentración de riqueza fruto de los nacientes monopolios. En ese entonces, el mundo lo tachó de Papa comunista, pero pocos meses después, Estados Unidos aprobó la Ley Sherman, impidiendo la formación de monopolios, pues estos limitan el desarrollo de la actividad económica (ya que, por su propia naturaleza, un monopolio controla el mercado).  

Sería bueno recordar otras tres encíclicas de León XIII que están profundamente relacionadas con la *Rerum Novarum*:  

- La primera es *Eternus Patris*, con la cual el entonces pontífice explicaba que, para reformular la doctrina social de la Iglesia, era necesario mantener firmes los valores no negociables, estudiar a San Agustín y la lógica aristotélica, con la que el santo proponía y sostenía los fundamentos de la fe.  

- La segunda es *Immortali Dei*, que establece que la evangelización y la doctrina social deben caminar juntas, ya que sin evangelización no puede haber difusión de la doctrina social de la Iglesia.  

- Finalmente, la última es *Humanum Genus*, contra el creciente relativismo y nihilismo.  

Volviendo al Papa actual, ciertamente su pontificado no será un reflejo exacto del de su inspirador, pero no es necesario ser católico para notar algunas similitudes. Vivimos en una sociedad en transición hacia la revolución tecnológica, con grandes concentraciones de riqueza y monopolios tecnológicos que pueden influenciar nuestras vidas. Están en juego los valores no negociables (que, por un lado, recuerdan las palabras de JD Vance, pero por otro, son un llamado al respeto de la dignidad humana, incluso de los más desfavorecidos - Que quede claro, la Iglesia no está alineada con las posiciones del gobierno estadounidense."). La patrística, y en particular San Agustín (recordemos que es agustiniano y matemático), como pilar sobre el cual sustentar la fe, y finalmente el mal denunciado también por el Papa Benedicto XVI: el nihilismo y el relativismo del mundo moderno.  

Ejercerá su pontificado con sus propias peculiaridades y rasgos distintivos, que hoy es imposible prever. Pero si tuviera que aventurarme, diría que la elección del nombre y los símbolos marianos en su escudo son elementos relevantes para la evaluación. También el concepto de sinodalidad será diferente al de Francisco: los obispos deberán escuchar a los fieles, el Papa escuchará a los obispos, pero al final ejercerá el magisterio como Vicario de Cristo. Un magisterio centrado en lo que realmente necesita el ser humano, y no solo en el plano material. No es casualidad que ya haya alabado a las iglesias católicas orientales por haber mantenido sus antiguos ritos, que preservan el misterio y la sacralidad. Y, por otro lado, León XIII también fue el Papa del dogma del primado de Pedro.  

Seguirá con la penetración en Asia, como lo confirma la elección del cardenal Parolin como Secretario de Estado, dada su reputación como uno de los diplomáticos más hábiles en esa parte del mundo. En cuanto a las Américas, León XIV las representa ambas en sí mismo. También el clero africano está entusiasmado porque lo percibe más cercano a sus posiciones.  

Será un Papa que evitará los cismas y devolverá el sentido del sagrado a la percepción de los fieles que miran a la Iglesia. Así, sin que sea de manera instrumental, sanará también las finanzas de la Iglesia en seis meses, porque esos mismos fieles volverán a hacer donaciones. El regreso al sentido sagrado y al Evangelio en el corazón de la comunidad católica llevará a los fieles a preferir financiarla antes que a diversas ONG.