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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

Il Passaggio di Potere in Siria e la perdita di Tartus nel contesto regionale e geopolitico globale

Il Passaggio di Potere in Siria e la perdita di Tartus nel contesto regionale e geopolitico globale Di Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) di Madrid Al momento dell’ invasione russa dell’ Ucraina, predissi che una guerra europea non era paragonabile a una guerra in Medio Oriente. Non perché i morti abbiano meno valore altrove, ma perché l’ Europa anche in questo momento storico di irrilevanza ha in sé la capacità di riflettere i conflitti interni fuori dai loro confini. Quella che era una semplice guerra regionale si è tramutata in una sfida strategica a livello globale dove il primato egemonico degli Stati Uniti è stato percepito dalla Russia come intaccato da crepe strutturali tali da rompere gli indugi laddove gli interessi esistenziali russi sono stati minacciati. La pianura sarmatica, dove insiste l’ Ucraina ,rientra in questa categoria. Di fatto il ritorno della Russia ad attore geopolitico globale ha...

The Transition of Power in Syria and the Loss of Tartus in the Regional and Global Geopolitical Context

The Transition of Power in Syria and the Loss of Tartus in the Regional and Global Geopolitical Context By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and Lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) in Madrid At the time of Russia’s invasion of Ukraine, I predicted that a European war would not be comparable to a war in the Middle East. Not because lives are worth less elsewhere, but because Europe—even in this historically irrelevant moment—has the capacity to reflect internal conflicts beyond its borders. What began as a regional war has transformed into a global strategic challenge, where the hegemonic primacy of the United States has been perceived by Russia as weakened by structural cracks, prompting action where Russia’s existential interests were threatened. The Sarmatian Plain, where Ukraine lies, falls into this category. In reality, Russia’s return as a global geopolitical actor began much earlier, for example by leveraging atomic diplomacy as a geop...

La Realtà Europea dietro la Guerra

La Realtà Europea dietro la Guerra  Di Paolo Falconio   Miembro del Consejo Rector de Honor y lecturer en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Sulla postura europea, estremamente bellicista, sono state fatte molte speculazioni. Alcune di queste le ritengo corrette, ma non spiegano la ratio della predetta postura. Di fronte alla nostra incapacità attuale di costituire persino una minaccia per la Russia e la realtà di una Russia che (conflitto nucleare a parte) non ha né l' intenzione, nè la capacità di invadere l'Europa, in molti si chiedono il perché della narrazione dei Russi a Lisbona, la postura russofobica e via dicendo. Aggiungiamo le visioni economicistiche che differiscono profondamente da quelle geopolitiche. Premessa: la chiave per capire la ratio sta nel fatto che la Geopolitica attiene alla sopravvivenza delle entità statali, l' economia attiene alla ricchezza delle stesse. Diventare poveri è terribile, ma se non sopravvivi, non puoi neanche averla un...

The European Reality Behind the War

The European Reality Behind the War By Paolo Falconio   Miembro del Consejo Rector de Honor y lecturer en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Much speculation has been made about Europe’s extremely belligerent stance. Some of these I consider accurate, but they don’t explain the rationale behind Europe’s posture. Faced with our current inability to pose even a threat to Russia—and the reality of a Russia that (nuclear conflict aside) neither intends nor is capable of invading Europe—many wonder about the narrative of Russians in Lisbon, the Russophobic stance, and so on. Let’s add the economic visions that differ profoundly from geopolitical ones. Premise: The key to understanding the rationale lies in the fact that geopolitics concerns the survival of state entities, while economics concerns their wealth. Becoming poor is terrible, but if you don’t survive, you can’t even have an economy. Europe’s posture—both at the Union level and among individual European states—...

La Realidad Europea detrás de la Guerra

La Realidad Europea detrás de la Guerra Por Paolo Falconio   Miembro del Consejo Rector de Honor y lecturer en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Sobre la postura europea, extremadamente belicista, se han hecho muchas especulaciones. Algunas de ellas las considero correctas, pero no explican la razón de dicha postura. Ante nuestra actual incapacidad de constituir siquiera una amenaza para Rusia, y la realidad de una Rusia que (salvo conflicto nuclear) no tiene ni la intención ni la capacidad de invadir Europa, muchos se preguntan por qué existe la narrativa de los rusos en Lisboa, la postura rusófoba, y demás. Añadamos las visiones economicistas que difieren profundamente de las geopolíticas. Premisa: la clave para entender la razón está en que la geopolítica concierne a la supervivencia de las entidades estatales, mientras que la economía concierne a su riqueza. Volverse pobre es terrible, pero si no sobrevives, ni siquiera puedes tener una economía. La postura eur...

Indopacífico: el desalineamiento estratégico

Indopacífico: el desalineamiento estratégico   Por Paolo Falconio   Miembro del Consejo Rector de Honor y profesor en la Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Aunque China representa un vecino que infunde temor, según los principales analistas el gigante asiático querría ganar la partida con EE. UU. sin disparar un solo tiro. Incluso la anexión o reunificación —como prefieran llamarla— de Taiwán ha sido planificada para ocurrir pacíficamente, dejando el recurso a la fuerza como último recurso. En este contexto, el Financial Times, con una coincidencia bastante sospechosa, informa que el Pentágono ha pedido a Australia y Japón que tomen posición desde ya en caso de una agresión a Taiwán. Coincidencia sospechosa porque estaba en curso la visita del Primer Ministro australiano a Pekín. Aunque en esta parte del mundo la noticia pasó desapercibida, no fue así allí, donde provocó un gran revuelo. En cualquier caso, la reacción del primer ministro australiano Anthony A...

La crisi della leadership. In ricordo del Gen. Eisenhower / The Leadership Crisis. In Memory of Gen. Eisenhower ITA ENG

La crisi della leadership. In ricordo del Gen. Eisenhower  Di Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Se vi capitasse di vedere un documentario su D Day, notereste che il comandante in capo degli alleati il Gen. Dwight David Eisenhower, noto anche con il nomignolo di Ike, ad eccezione delle foto di rito, ha un' espressione di costante preoccupazione. Al contrario dei suoi omologhi, anche inglesi che sembrano sempre avere grandi sorrisi per le cineprese. La preoccupazione di Eisenhower, il suo volto corrucciato, era per i suoi uomini, per il sacrificio imminente a cui erano chiamati. Quando Truman lo incontrò a guerra praticamente vinta ( nei confronti della Germania) gli disse che lo avrebbe proposto per la medaglia al valore. Ha un senso perché fu lui l'artefice della vittoria sulla macchina da guerra tedesca sul fronte occidentale. Tuttavia Eisenhower ebbe una reazione che rimase nella storia. Disse ...

La crisis del liderazgo. En memoria del General Eisenhower

La crisis del liderazgo. En memoria del General Eisenhower Por Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Si alguna vez ven un documental sobre el Día D, notarán que el comandante en jefe de los aliados, el General Dwight David Eisenhower, conocido también por el apodo de Ike, salvo en las fotos oficiales, tiene una expresión de constante preocupación. A diferencia de sus homólogos, incluso los británicos, que siempre parecen tener grandes sonrisas para las cámaras. La preocupación de Eisenhower, su rostro fruncido, era por sus hombres, por el sacrificio inminente al que estaban llamados. Cuando Truman lo encontró con la guerra prácticamente ganada (contra Alemania), le dijo que lo propondría para la medalla al valor. Tiene sentido, porque fue él el artífice de la victoria sobre la maquinaria de guerra alemana en el frente occidental. Sin embargo, Eisenhower tuvo una reacción que quedó en la historia. Le dijo a Tr...

Indopacifico: il disallineamento strategico / Indo-Pacific: Strategic Misalignment ENG ITA

Indopacifico: il disallineamento strategico  By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Sebbene la Cina rappresenti un vicino che incute timore, secondo i maggiori analisti il gigante asiatico vorrebbe vincere la partita con gli USA senza sparare un colpo. Persino l' annessione o riunificazione, come più vi piace, di Taiwan è stata pianificata per avvenire pacificamente, lasciando il ricorso alla forza come estrema ratio. In questo contesto il Financial Times, con una coincidenza alquanto sospetta, ci dà notizia che il Pentagono ha chiesto ad Australia e Giappone di prendere posizione sin da subito in caso di aggressione a Taiwan. Coincidenza sospetta perché era in corso la visita del Primo Ministro Australiano a Pechino.Anche se da questa parte del mondo la notizia è passata inosservata, non così da quelle parti e ha suscitato negli ambienti un vespaio. In ogni caso la reazione del primo ministro australia...

Trump Ucraina - cambio di postura ? Trump and Ukraine – A Shift in Posture? / ¿Cambio de postura de Trump respecto a Ucrania? ITA ENG ES

Trump Ucraina - cambio di postura ? By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) La Russia è una minaccia all’ egemonia americana. Questa percezione americana trova riscontro nei documenti della Heritage Foundation (Neocon), America First Policy Institute e di altri Think Tank che, con le dovute differenze sono in continuità con l’ agenda di cui al rapporto della RAND Corporation sul contenimento russo, ma anche con gli indirizzi del Pentagono e degli altri apparati. La tabella di marcia per la neutralizzazione della Russia continua. Trump gioca una partita molto delicata. La base MAGA vorrebbe un disimpegno netto dalle guerre. Tuttavia Trump deve tenere presenti le istanze repubblicane (anche Neocon) per mantenere unito il fronte repubblicano al Congresso. Tra queste due spinte, forse il Presidente americano gioca una partita tattica per guadagnare tempo. Si colgono alcune coincidenze: La prima è che Putin av...

L' atlantista abbandonato - The Abandoned Atlanticist

L' atlantista abbandonato By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) L'incubo di Brezinsky di un blocco Sino Russo è realtà. La Russia non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto i suoi obiettivi, con l'Ucraina che venderà a caro prezzo ogni pezzo di terra. Lo farà con armi americane, pagate dalla NATO,cioè da noi. Vedremo se l'entità degli aiuti sarà tale da costituire un game changer oppure si limiterà a prolungare il conflitto. Inciso i russi ritengono che la guerra in Ucraina durerà ancora a lungo. Parole che fanno brillare gli occhi a una certa nomenclatura europa affaristica, mentre crollano le economie.. Possiamo continuare a bere i nostri aperitivi o forse no, perché la guerra ha dinamiche e fattori scatenanti che sfuggono ai piani originali. Intanto dall'altra parte del mondo in Australia si svolge una grande esercitazione USA Giappone Australia che simula un conflitto con la Ci...

Londra Parigi. Asse anti-russo, ma non solo / London–Paris: Anti-Russian Axis, But Not Only That / Londres-París. Eje antirruso, pero no solo ITA ENG ES

Londra Parigi. Asse anti-russo, ma non solo. By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Nel nostro eurocentrismo di periferia, dopo fiumi di parole su autonomia strategica ( concetto introdotto venti anni or sono, ma interpretato diversamente dagli Stati) e difesa europea in assenza di una politica estera comune ( quindi una presa in giro) assistiamo al Trattato di Lancaster 2.0 che di fatto istituisce un coordinamento tra le forze nucleari britanniche e quelle francesi. Il nuovo coordinamento, sancito dalla Northwood Declaration, non implica una condivisione operativa, ma una risposta congiunta in caso di minaccia estrema. Una buona notizia per la deterrenza contro la Russia con alcuni però sia tecnici, ma soprattutto politici In primis non sfugge la vecchia riproposizione di un asse franco britannico che dopo gli eventi della Brexit, è una liquidazione vera e propria delle velleità di difesa europea comune. L...

Ucraina/USA e l' emersione della Cina - Ukraine/USA and the Rise of China - Ucrania/EE.UU. y el surgimiento de China ITA ENG ES

Ucraina/USA e l' emersione della Cina By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) Per l'ucraina, le parole di Trump sembrerebbero aprire uno spiraglio per un cambio di postura. La soluzione più probabile potrebbe essere che gli USA vendano le armi all'Ucraina ,pagate dall' Europa. Lo dico perche l' Europa non ha una capacità produttiva sufficiente per essere realmente d' aiuto con le proprie armi. Rimane il problema dell' emergenza ucraina di sistemi anti missile. L'America ha intaccato le sue scorte nella difesa di Israele e anche se Trump ha aumentato la produzione dei patriot a 600 l' anno, ci vorrà del tempo e deve pensare anche ad Israele e al teatro dell' Indopacifico. In ogni caso secondo dati dell'Intelligence Ucraina i russi produrrebbero ogni mese 80 missili (60 / 70 Iskander e 10/15 Kinzhal) e 2100 droni. Lasciando da parte i droni la produzione missilistica...

Towards War/Verso la Guerra/Hacia la Guerra

Towards War By Paolo Falconio Member of the Consejo Rector de Honor and lecturer at the Sociedad de Estudios Internacionales (SEI) The signals I perceive lead me to believe we are heading toward war—whether through malice or ignorance. The containment of emerging powers is happening, even with notable successes, but not without consequences. China and Russia continue to amass equipment and weapons systems. Russia, in particular, is not deploying them on the Ukrainian front. The weakening of Russia had a clear military purpose: 1) Military capabilities 2) Economic strength 3) Willpower Of these three, the economy is perhaps the only area where some success has been recorded, but the damage will come after the conflict. No nation has ever lost a war due to bankruptcy. On the other hand, European economies are shifting toward the arms industry. It’s true that rearmament is necessary, and I personally support it, yes—but there’s a difference between rearming while supporting the ...